Come diventare un punto di riferimento sui social

12.02.2023

In questo articolo trovi alcuni spunti di riflessione sulle difficoltà di posizionamento attraverso le divulgazioni social, specie se operi nel campo del supporto life. Troverai una prospettiva diversa da quella che normalmente ti propongono e che, a mio parere, diventa necessaria allo stato attuale, se lavori in questo settore.

Se mi hai seguito sui social, mi hai sentito dire tante volte che è necessario diventare un punto di riferimento, una specie di abbonamento del settore e qui approfondiamo, per vedere che cosa in concreto bisogna fare. 

Ma partiamo dal problema di fondo, spesso trascurato e non considerato a dovere:

Perché è così difficile trovare clienti come professionisti dell'aiuto?

Nel campo dell'aiuto personale, indipendentemente dal titolo professionale con il quale operi, c'è un problema di fondo che riguarda il bisogno a cui ti rivolgi, che vive più o meno 3 fasi:

1. La fase embrionale

La fase embrionale è una fase confusa dove il problema non è affatto chiaro alla persona che lo vive: assomiglia ad un'insoddisfazione generale oppure anche quando è chiaro non è particolarmente intenso. In questa fase la persona è sensibile ai temi che riguardano il suo malessere e se gli capitano sotto mano si ferma a dare un'occhiata, ma non cerca ancora. Se è abbastanza propensa all'aiuto, potrebbe essere che lo cerchi, ma non sapendo bene come orientarsi, paradossalmente non sarà molto attratta dalle nicchie che normalmente si trovano sui social e si comporterà come si comporta chi è nella fase n. 3.

2. La fase della ricerca.

Quando il bisogno brucia, probabilmente la persona inizia a fare ricerche per trovare risposte e  per avere conferme di quello che sente, oltre che per avere qualche strumento di auto aiuto. Qui la regina indiscussa è mamma Google, enciclopedia a portata di click per il primo fai da te. 

Di conseguenza, un professionista che ha un sito ben indicizzato è avvantaggiato, perché potrebbe entrare più facilmente in contatto attraverso le ricerche e se fa trovare cose davvero interessanti, con una iscrizione ad una newsletter, favorisce l'inizio del viaggio della fiducia, quando il cliente potenziale sarà pronto a diventare cliente.  

La persona non cerca sui social, ma se trova "per caso" qualcosa di mirato potrebbe fermarsi e seguire. Anche qui inizia il viaggio della fiducia. 

3. La fase dell'urgenza.

Quando il bisogno brucia tanto da stare male, la persona cerca aiuto e che cosa fa?

99 su 100 chiede ad un amico nominativi di professionisti adatti alla sua situazione, a meno che non sia rimasta folgorata da qualcuno grazie a mamma Google oppure attraverso i social.

Capisci bene che in questo contesto le variabili sono tante e che tu sia quel esatto punto di atterraggio a cui la persona si rivolgerà, non è affatto semplice, a meno che tu non aumenti la probabilità che questo accada, adoperandoti per essere un punto di riferimento del settore.

Vedremo come fare, ma prima voglio chiarire che essere un punto di riferimento, non significa essere l'unico indiscusso leader del settore, ma significa essere un valido punto di riferimento.

E qui casca l'asino, perché l'errore più diffuso è quello di pensare che per essere un punto di riferimento:

  • basta aver individuato un'area specifica di lavoro

  • basta dichiararla con un bella frase sui social

  • basta scrivere modelli di post social seguendo delle sequenze di convincimento

  • basta lanciare un'offerta gratuita ogni tanto

  • basta divulgare testimonianze

Si tratta di elementi che possono aiutare, ma non bastano quasi mai per ottenere un posizionamento in senso proprio.

Partendo dal presupposto che le persone non sono sui social per cercare risposte ai loro problemi personali, dovresti prendere in considerazione anche l'ipotesi di avere un sito contenente un blog che riempirai di articoli fatti bene e ben indicizzati, ma se per te questo passo è prematuro, dovrai fare in modo che il tuo lavoro sui social non passi inosservato agli occhi di chi si imbatte sul tuo account.

Sai anche tu che le persone non cercano sui social,  ma comunque guardano e leggono se trovano qualcosa che gli serve o gli piace. E tu dovresti fare in modo di attirare l'attenzione tanto da farti seguire.

Questo è il punto:

accanto al posizionamento da nicchia e da definizione chiara dell'attività, di cui parlo spesso perché é necessario essendo alla base di tutto l'impianto e va fatto bene in maniera molto più profonda di quello che si pensa, 

la chiave di svolta che aumenta realmente le probabilità di essere contattati è quella di divulgare tanta sostanza.

Per diventare un punto di riferimento devi diventare un esperto e anche se in concreto lo sei, là fuori si deve capire. Lo stile blogger di sostanza dovrebbe iniziare a entrare nei tuoi contenuti social.

Provo ad essere più concreta:

non basta dire:

-  ehi tu che sei in quella situazione lì, sai ci sono passata anche io e quindi puoi farcela anche tu. Vieni da me perché mettiamo a posto le cose -

Ti sembra di non farlo, ma io leggo tantissimi post che, all'osso, sono proprio questo. Magari non sei tu e, se lo sei, non è nemmeno colpa tua perché è il trend del momento.

I trend del momento hanno un difetto sempre: rendono tutti tremendamente uguali, senza alcuna possibilità di differenziazione reale e quindi sai cosa succede al posizionamento?

Posizionamento CIAONE.

Tutti i post che leggo (di vendita e non), cercano di vendere, ma non sono abbastanza interessanti per vendere, non si collocano in un contesto di profilo e di contenuto abbastanza interessanti per vendere.

Ma come fare a diventare interessanti?

Uno dei modi è proprio quello di offrire tanta sostanza, con post che definisco formativi, come se dovessi tenere quasi una lezione, senza tuttavia utilizzare i toni della lezione: sostanza con la leggerezza di una chiacchierata.

Voglio andare nel concreto dicendo che dovresti trattare temi spessi che riguardano:

  • le dinamiche che ci sono dietro le situazioni che le persone stanno cercando di capire

  • le motivazione che spingono a comportarsi in un modo piuttosto che in un altro

  • gli ostacoli che si incontrano e qualche passo da fare

  • la gamma di diverse prospettive che riguardano una determinata situazione

  • spunti di lavoro e di riflessione

  • sensazioni diverse che riguardano lo stesso vissuto (non limitandoti a raccontare solo la tua esperienza personale, ma sforzandoti di calarti nel ruolo delle infinite possibilità)

  • riflessioni generali che hai compreso dalla tua esperienza con le persone

Accanto a contenuti più leggeri, anche di mera ispirazione o ai contenuti "dita nella piaga" (quelli che fanno leva sul bisogno della persona), occorre mettere contenuti di sostanza, quelli che la persona cerca su google. Non devono essere lunghi come un articolo o pesanti come un trattato specialistico, ma la persona deve comunque capire che lo spessore è quello, perché tu sei di spessore.

Il linguaggio dovrà essere chiaro, sintetico e fruibile dalla persona a cui è destinato.

Magari pensi di farlo già, ma raramente è così da quello che leggo ogni giorno.

Non lo è quasi mai, se sei legato a modelli di contenuto.

Non lo è quasi mai, se non ti poni una serie di quesiti di approfondimento quando scrivi il tuo post.

Questa è una prospettiva nuova fino ad un certo punto, perché è uno dei modi per fare content marketing di autorevolezza e questo è sempre esistito, con un pregio ineguagliabile: quello di essere sempre di moda, a differenza di altre modalità.

Per quanto indigesto ai più, so per certo che può essere praticato da chiunque, con la giusta pazienza, la tenacia, la costanza, la generosità, il tempo per ingranare, il dire no alle formule miracolose.

Il miracolo sei tu, la tua bravura, la tua ferma intenzione di portare nel mondo il tuo contributo di qualità.

Io ci credo e tu?

Poi ci sono altri modi, più creativi che riguardano le modalità di espressione, ma per questo ci vuole tanta ideazione, tanta inventiva e questo non è per davvero nelle corde di tutti. 

Se si unissero questi due aspetti, autorevolezza e creatività, le probabilità aumenterebbero ancora, ma  facciamo passo al passo, cominciando dal fattibile nell'immediato.

Prova oggi stesso a fare questo cambio di prospettiva e se hai bisogno di me trovi qui sotto come fare.