Obiettivo pesante come una pietra?  

30.07.2020

BUTTALO IN ACQUA

Se un obiettivo diventa pesante come una pietra, 

ti mancano le idee per procedere:

fai quello che faresti con un sasso: buttalo in acqua.

se preferisci guardare il video lo trovi qui: 

La tecnica dei cerchi nell'acqua

Che cosa succede quando lanci una pietra nell'acqua?

Si formano una serie di cerchi concentrici. 

Se, poi, invece di lanciare il sasso, provi a farlo rimbalzare più volte sulla superficie dell'acqua, ad ogni tocco si formerà un gruppo di cerchi concentrici e quindi ne avrai molti di più rispetto a quelli che vedresti con un semplice lancio.

Ti suggerisco di provare a fare la stessa cosa con un obiettivo, utilizzando un esercizio che lavora per analogia ed è capace di stimolare nuove idee.

Faccio un esempio per rendere la spiegazione più semplice:

Un professionista vuole organizzare un percorso di crescita personale. Vorrebbe creare una proposta irresistibile, capace di catturare il pubblico dei potenziali clienti.

Utilizziamo la tecnica sull'attributo irresistibile, considerato che questa è la parte più difficile. 

Isoliamo la parola, perché questa parola è il nostro sasso.

L'esercizio consiste nello scrivere tutte le parole che vengono in mente associate alla parola irresistibile, immediate e non immediate, istintive e logiche, proseguendo con nuove parole associate a loro volta a quelle appena trovate. Le associazioni potrebbero riguardare tutte le parole, ma l'esercizio sarebbe infinito, per cui è bene soffermarsi e continuare le associazioni solo con quelle parole che evocano nuovi collegamenti.

Quando poi si sente che è il momento di chiudere, va bene così: si può dare lo stop e guardare che cosa è venuto fuori.

Vediamo un esempio di sviluppo dell'esercizio associando una sola parola a irresistibile: la parola calamita

Alcune parole hanno via via generato altre associazioni.


Al termine dell'esercizio, solo alcune attireranno di più l'attenzione e la scelta sarà naturalmente soggettiva.

In questo caso, utilizziamo, per esempio, le parole: 

gruppo, coinvolgimento, gradini, flessibilità. 

Che cosa suggeriscono?

Anche questo aspetto è soggettivo, ma proviamo a fare comunque un esempio:

gruppo: l'obiettivo iniziale potrebbe essere orientato a un percorso di gruppo

flessibilità: un percorso dove si considera la diversità delle persone e si utilizza un metodo flessibile in base al singolo partecipante

coinvolgimento: un percorso che coinvolge direttamente i partecipanti nell'applicazione e nella creazione

gradini: un percorso a piccoli step che consentono di ridurre l'impegno da parte dei partecipanti 

oppure

un percorso a piccoli step che consente di scegliere di partecipare soltanto ad alcune parti

e ancora

un pagamento dilazionato, a rate, per rendere meno gravoso l'aspetto economico.


Naturalmente, questo esercizio lasciato a questo punto e fatto con una sola parola (calamita) in associazione alla parola iniziale (irresistibile) non assicura al professionista di formulare una proposta irresistibile, ma ha senz'altro stimolato nuove idee, aiutandolo a definire meglio l'obiettivo.

L'esercizio potrebbe ancora proseguire, trovando altre parole o utilizzando altri metodi, come quello della scimmia o del calzino che trovi qui negli articoli precedenti, o con altri metodi che ti presenterò nei prossimi giorni.

Lancia il sasso e fammi sapere nei commenti, 

se i cerchi nell'acqua ti hanno aiutato.